Il Natale è di sicuro la festa più amata dai piccoli ma anche dai più grandi, sarà per l’atmosfera calda e familiare, le luci che si accendono e si spengono ovunque per la casa e la città o per la speranza di svegliarsi e trovare la neve fuori e, ovviamente, per i cartoni di Natale Disney, guardati sotto strati di coperte con biscotti e cioccolata calda avanti all’albero di Natale acceso.
Il Natale è quell’occasione che ci viene data, una volta l’anno, per essere bambini tutti assieme e meravigliarci ancora e ancora di quello che ci succede.
Ripercorriamo assieme tutti i migliori cartoni natalizi Disney di sempre e quelli che più di recente ci hanno fatti sognare, così da sapere cosa guardare durante queste feste natalizie.
MAMMA HO PERSO L’AEREO
Tra i film natalizi più divertenti di sempre, qualcuno ricorderà sicuramente Mamma, ho perso l’aereo, di Chris Columbus. Uscito nelle sale cinematografiche nel 1990, il film ha ottenuto un enorme successo, raggiungendo un incasso al box-office mondiale di più di 500.000.000 di dollari. A Chicago, i coniugi Peter e Kate McCallister sono in partenza per una vacanza natalizia insieme alla loro famiglia. Nel caos generato dalla fretta di partire, il piccolo Kevin resta a casa ma, nonostante l’assenza dei propri parenti, non si perde d’animo e comincia a spassarsela in diversi modi.
TOPOLINO E LA MAGIA DEL NATALE
Topolino e la magia del Natale è un film Disney del 1999. Questo piccolo capolavoro è uno dei primi film di Topolino sul Natale. Il film è composto da tre segmenti non correlati: Un Natale al giorno, Un ospite speciale e Il regalo più bello.
I protagonisti sono i classici personaggi Disney: Topolino, Minni, Paperino e Paperina, Qui, Quo, Qua, Pippo e Max. Il film si suddivide in tre storie, narrate da Michele Kalamera: L’incubo di Natale, Il Natale di Pippo, Topolino, Minni e il dono dei Magi.
LA BELLA E LA BESTIA – UN MAGICO NATALE
La bella e la bestia: un magico Natale è ufficialmente il sequel del La bella e la bestia. Prodotto nel 1997, questo film si compone di un prologo e di un epilogo che si svolgono il Natale dopo lo spezzamento dell’incantesimo ma, la parte centrale del film contiene una parte del primo film, ovvero quella seguente allo scontro con i lupi.
In questa pellicola, il principe Adam decide di vietare il Natale perché proprio in quel giorno è stato trasformato in Bestia. Toccherà a Belle e ai servitori del castello fargli cambiare idea!
IL BIANCO NATALE DI TOPOLINO – È FESTA IN CASA DISNEY
Il bianco Natale di Topolino è lungometraggio caratterizzato da una serie di corti ma vi si aggiunge un altro elemento narrativo.
La storia si sviluppa nel Topo club dopo una serata a cui partecipano tutti i personaggi Disney creati fin’ora (il film è del 2001) ma, al momento del rientro a casa, a causa di una bufera di neve principesse, cattivi ed eroi non riescono ad uscire dal locale. Per intrattenere gli ospiti, Minnie decide di riesumare delle vecchie cassette.
Le videocassette raccontano 5 storie: Giochi sulla neve, L’Albero di Natale di Pluto, Gli addobbi della casa di Topolino, Il Principe Schiaccianoci e Canto di Natale di Topolino, il cortometraggio natalizio più famoso e amato.
BUON ANNO CON WINNIE THE POOH
Buon anno con Winnie the Pooh è la quinta pellicola che parla delle avventure dell’orso più goloso che c’è ed è stato mandato in onda nel 2002.
A differenza degli altri cartoni, l’inizio e la fine di questa pellicola sono in live action. La maggior parte del cartone riprende poi lo speciale Natale con Winnie Pooh.
Usando il precedente film come flashback, in questa avventura Tappo racconta le vicende di un Natale che stava per andare a rotoli a causa di Pooh, che aveva smarrito le letterine per Babbo Natale.
A CHRISTMAS CAROL
A Christmas Carol è stato uno dei film di Natale più attesi. Mille versioni di quest’opera di Dickens sono state fatte, ma le Disney è riuscita a primeggiare su tutti, creando un lungometraggio forte, serio, introspettivo ma capace di mantenere allo stesso tempo la magia natalizia.
Il film, scritto e diretto da Robert Zemeckis e distribuito nel 2009, è stato realizzato in CGI, con tecnica performance capture, ed ha ottenuto incassi stellari grazie alla sua bellezza. Il cartone, inoltre, riesce ad essere apprezzato anche dai più grandi, grazie ai toni più cupi e maturi e ad una narrazione molto intensa.
TOPOLINO: STREPITOSO NATALE!
Topolino: Strepitoso Natale! è un film Disney natalizio del 2004 ed è il sequel di Topolino e la magia del Natale. La pellicola si compone di 5 storie auto conclusive: Bellezze sul ghiaccio, Missione Natale, Natale con papà Pippo, Il regalo di Paperino, Un Natale senza Pluto.
Questo film ha anche un’importanza “storica” per la casa del topo: è stato infatti uno dei primi film ad utilizzare la grafica 3D per i personaggi classici.
THE NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS
The Nightmare before Christmas è una pellicola particolare. Oltre che ad essere uno splendido cartone di Natale, è anche un cartone di Halloween. Spesso, infatti, si intavolano diatribe su quando guardare questo capolavoro d’animazione, ma per noi esiste sempre e soltanto una risposta: sia a Natale che ad Halloween, perché è fantastico!
Realizzato in stop-motion nel 1993, questo lungometraggio animato racconta la storia di Jack Skeletron, re della città di Halloween, il quale, stufo di dover continuare a spaventare i bambini partirà per un viaggio che lo trasporterà al regno di Babbo Natale. Qui il re delle zucche finisce per innamorarsi della magia del Natale e cercherà, non senza problemi e difficoltà, di far capire anche agli altri suoi amici cosa sia lo spirito natalizio.
LE 5 LEGGENDE
Splendido film d’animazione della DreamWorks Animation, Le 5 leggende è una pellicola del 2012 diretta da Peter Ramsey e basata sulle opere dell’autore americano William Joyce. Questo cartone di Natale porta in scena alcuni dei personaggi immaginari delle feste più amate, come Jack Frost, il Coniglio Pasquale, la Fatina dei Denti e l’Omino del Sonno, i quali dovranno aiutare Nord, ovvero Babbo Natale, ad affrontare la pericolosa minaccia rappresentata da Pitch Black, il malvagio Uomo Nero.
POLAR EXPRESS
Polar Express, oltre ad essere un vero e proprio capolavoro che racconta di un bambino scettico sull’esistenza di Santa Claus il quale, durante la Vigilia di Natale, assiste all’arrivo di una strana locomotiva a vapore, il Polar Express. Quando esce di casa per esaminarla, il capotreno gli spiega che il treno conduce i bambini al Polo Nord, permettendo loro di vedere Babbo Natale. Inizia così il suo viaggio in questo assurdo treno.
Il film si differenzia, però, dai tanti cartoni festosi e divertenti sul Natale essendo immerso in’ atmosfera quasi inquietante e raccontato attraverso una narrazione profonda e a dir poco magica.
KLAUS – I SEGRETI DEL NATALE
Klaus è un cartone animato con un’anima veramente profonda e una storia adatta a grandi e piccini che riuscirà a farsi spazio nei nostri cuori.
Cartone spagnolo del 2019, distribuito in Italia su Netflix, e candidato ai Premi Oscar come miglior film d’animazione (premio che avrebbe dovuto vincere a mani basse). Il cartone natalizio riprende la storia delle origini di Natale che racconta attraverso le azioni di Jesper, un giovane postino che viene spedito a lavorare in una strana città del Polo Nord dove fa amicizia con un giocattolaio solitario di nome Klaus.
IL GRINCH
Il Grinch è un film del 2000 diretto da Ron Howard. Il film è basato dall'omonimo libro del Dr. Seuss ed è interpretato da Jim Carrey nel ruolo del Grinch.
Questo peloso e panciuto personaggio ha come suo scopo principale quello di rubare la festività e le celebrazioni del Natale alla cittadina di Chinonso dopo una brutta delusione avuta da piccolino.
Buona scelta, buona visione e soprattutto Buon Natale.
Oggi affronteremo uno stravagante viaggio nella mente di una ragazzina di undici anni, nel pieno della sua adolescenza, per comprendere come funzionano ricordi ed emozioni attraverso la visione del quindicesimo lungometraggio della Pixar Animation Studios, “Inside Out”, diretto da Pete Docter, già regista di pilastri dell’animazione come Toy Story, WALL-E e Up e miglior film d’animazione agli Oscar 2016. Questo viaggio fantastico è stato realizzato grazie al lavoro di un team di psicologi, che ha contribuito alla creazione dei personaggi che rappresentano le varie emozioni. Inside Out consente allo spettatore un viaggio nella mente umana, attraverso le vie insidiose della memoria emotiva; con l’ausilio della rappresentazione animata, diventano tangibili le esperienze che, una volta registrate, costruiscono la personalità dell’individuo emozione dopo emozione. Questo divertente cartone animato ci invita a cogliere i segnali d’allarme che si annidano in sintomi e sogni, spronandoci a non sottovalutare qualsiasi manifestazione di un conflitto interiore, essendo noi esseri puramente razionali, acquisiamo e valorizziamo le nostre esperienze attraverso i ricordi, alcuni dei quali (nel film chiamati ricordi base) sono così importanti da forgiare la nostra stessa identità.
L’originalissima trama di Inside Out vede protagonista una ragazzina di 11 anni, alle prese con le difficoltà di un trasferimento a San Francisco, dovuto al lavoro del papà. Come tutti i bambini, inizialmente Riley accoglie con entusiasmo la novità, immaginando e idealizzando ogni possibile lato positivo della nuova città e della casa in cui andrà ad abitare ma ben presto, complici numerose difficoltà pratiche, la bambina piomba in uno stato di profonda nostalgia di casa che la porta a decidere di fuggire per cercare di tornare da sola nel suo rassicurante paesino del Minnesota, là dove ha lasciato i suoi ricordi più belli. Ma cosa succede nel frattempo nel cervello di Riley? Inside Out presenta i simpatici “inquilini” della sua mente, le cinque emozioni primarie responsabili della gamma di reazioni espresse da tutti gli esseri umani: Gioia, Disgusto, Paura, Rabbia e Tristezza sono dei simpatici personaggi antropomorfi che – ognuno con la sua funzione – garantiscono, attraverso una tecnologica centrale di controllo. I ricordi base sono strettamente collegati, alle isole della personalità, che incarnano i valori e i contenuti più importanti per un individuo: nel caso di Riley abbiamo l’isola dell’hockey, l’isola dell’amicizia, l’isola delle stupidaggini (fatta di divertenti buffonate che tanto la fanno ridere), l’isola dell’onestà e l’isola della famiglia, gli elementi che rendono piena e felice la vita di Riley e che ne caratterizzano l’unicità come essere umano. La felicità, tuttavia, è uno stato interiore, e Riley dovrà rendersi conto che nulla può tornare a posto senza una profonda consapevolezza dei reali motivi che la rendono triste. Inside Out è una delle fiabe più istruttive della Disney, in grado di lasciare da parte l’ottimismo puro e semplice caratteristico di numerose storie per bambini per evidenziare come le difficoltà esistano ma – non per questo – non abbiano rimedio. Anzi, solo averle vissute riesce a far apprezzare il valore di ciò che ancora abbiamo e che non sono gli agenti esterni a poter cambiare.
Adesso divano, pop corn e buona visione!
L’infanzia è fatta di piccole cose, come il sorriso della propria mamma, un gelato in compagnia dei propri nonni o i giochi con gli amici in cortile. Ognuno di noi però può avere anche dei rimpianti legati all’infanzia.
Adesso accomodiamoci sul divano e vediamo come in questo film Disney “UP” un rimpianto può trasformarsi in una fantastica avventura che, questo dolcissimo nonnino Carl, venditore di palloncini in pensione, ha affrontato insieme ad un simpatico bambino di nome Russell. Un giorno Carl triste della perdita della proprio amatissima moglie e stanco di vivere nel rimpianto di non avere mai raggiunto il posto dei loro sogni, prepara il suo ultimo grande viaggio in volo nella sua adorata casa, attaccandole migliaia di palloncini al tetto. Durante il decollo però, Russell, un esploratore di otto anni, si ritrova nel posto sbagliato al momento sbagliato, nel cortile di Carl, partendo così, a sua insaputa, per un lungo e avventuroso viaggio.
La strana coppia raggiunge nuove altezze e posti meravigliosi, incontrando nuovi amici e animali fantastici.
Scopriamo così, insieme a loro, che non sempre le avventure più belle sono quelle previste ma che le sorprese sono quelle più divertenti.
Buona visione e buon divertimento.
Oggi viaggiamo insieme in un mondo pieno di magia e fantasia, il mondo di Mary Poppins.
Non c’è bambino che, vedendo il famoso film di Walt Disney del 1964, non abbia desiderato conoscere Mary Poppins, salire le scale scivolando sul corrimano, come lei, aprire un ombrellino e prendere il volo, pescare dalla sua grande borsa che contiene di tutto, persino una poltroncina.
Mary Poppins compare un giorno, portata dal vento, in Viale dei Ciliegi 17, davanti alla casa più piccola della strada, e cambierà per sempre la vita dei bambini Banks. Questa tipica famiglia londinese degli anni trenta è composta da mamma, papà e due bambini. Questi ultimi sono due tipetti vivaci, tanto che l’ultima tata decide di licenziarsi perché esaurita dal loro temperamento. Così un giorno, dal nulla, una bambinaia arriva a stravolgere le vite di questa famiglia. I genitori rimangono strabiliati dal suo modo di gestire i bambini. Questi imparano ad ascoltarla e a seguirla in ogni sua avventura, insieme agli spazzacamini a suon di supercalifragilistichespiralidoso.
Mary Poppins è una tata un pò speciale, unica nel suo genere. Ciò che la rende diversa da altre bambinaie è il suo modo di interagire con i bambini e gli adulti. Il semplice fatto che si presenta arrivando dal cielo a bordo di un ombrello è un aspetto magico e unico nel suo genere. In un certo senso comunica speranza perché i genitori avevano necessariamente bisogno di qualcuno che si prendesse cura dei loro piccoli. Grazie al suo modo di essere “diversa”, rende la vita dei Banks straordinariamente ordinaria, aiutando soprattutto mamma e papà a guardare il mondo con gli occhi dei propri figli.
La morale di questa storia, è di non giudicare mai le cose dal loro aspetto perché potrebbero rivelarsi molto più interessanti di quello che sembrano, come ad esempio, quando al di là dell’apparenza una semplice bambinaia può trasformarsi in una magica fata dalle mille risorse o quando un semplice quadro noioso può nascondere al suo interno un mondo magico e divertentissimo. Mary Possins ci ricorda anche l’importanza dei piccoli momenti trascorsi con la famiglia o con i nostri cari come una passeggiata al parco in amicizia abbandonando la tecnologia e quel mondo grigio che riempie quasi tutte le nostre giornate.
Adesso accomodiamoci sul nostro divano e iniziamo questo fantastico viaggio.
Il panorama delle famiglie contemporanee è oggi sempre più variegato e complesso; complice i mutamenti socioculturali, demografici, legislativi e tecnologici tutt’ora in corso, che si sono riverberati sui sistemi familiari modificandone struttura, ruoli e modelli valoriali.
La serie televisiva Modern family ben esemplifica l’intricato groviglio relazionale e affettivo che anima le famiglie di oggi, alle prese con assetti ricostituiti, complicati rapporti genitori-figli, coppie di fatto e invasioni parentali. La sitcom ripropone le vicende di tre nuclei familiari, molto differenti tra loro ma parimenti “moderni”, mescolando commedia e tragedia, con tocchi ironici e caricaturali che provano a replicare la complessità del vivere quotidiano, senza tuttavia sviare troppo dalla normalità. L’obiettivo? Sdoganare cliché e visioni stereotipate della nota famiglia alla “Mulino Bianco”, dimostrando come la perfezione, specie quando ci sono di mezzo sentimenti e legami affettivi, è, per fortuna, una lontana chimera. La società individualista e performante che sembra galoppare nella nostra epoca ha messo a dura prova l’istituzione familiare, pretendendo da quest’ultima elevati standard di efficienza e irraggiungibili aspettative. I genitori di oggi devono essere lavoratori ineccepibili, partner super comprensivi e modelli esemplari; i figli intelligentissimi, bellissimi e pieni di talenti. Ma esistono per davvero famiglie perfette?
Le storie di questi bizzarri e al contempo convenzionali personaggi ci aiutano a tirare un respiro di sollievo, dimostrandoci come la vera perfezione stia nel valore inestimabile dei legami affettivi. E allora la famiglia diventa il luogo dove ci si può smarrire, per poi ritrovarsi. Il luogo in cui si litiga e ci si scontra; il luogo da cui si può scappare urlando, sapendo che la porta di casa resterà sempre aperta al perdono e alla riconciliazione; il luogo in cui sperimentarsi, pur rimanendo se stessi; il luogo in cui poter essere detestati e amati, forti della solidità di un legame che muta e matura nel tempo, rimanendo tuttavia sempre lo stesso.
Perché in fondo la modernità è anche questo: mantenersi al passo con i tempi, ribaltare luoghi comuni e convinzioni ormai in disuso, preservando tuttavia la nostra profonda essenza; le nostre preziose radici e la nostra straordinaria eredità familiare.